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Marina Negroni

Sin da piccola, affascinata dalla mente umana, dalle mille sfaccettature che la caratterizzano e dall’aiutare le persone a prendere decisioni o trovare una soluzione ai loro problemi, ho passato ore ad ascoltare e supportare amici e conoscenti che si confidavano con me.

Alle superiori il mio forte senso pratico, che da sempre mi ha contraddistinto, e la capacità di riuscire a rendere semplici e applicabili concetti complessi, mi ha portato a scegliere di diventare ragioniera.

La voglia di conoscere nuove persone e ampliare le mie prospettive mi ha incoraggiato a scegliere di lasciare la cittadina di mare dove vivevo per trasferirmi a Genova, all'università, dove ho ampliato le mie conoscenze e interessi per le altre culture e conseguito la Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche.

Durante questo percorso sono entrata in contatto con l’universo unico della Sindrome dello Spettro Autistico, con la quale lavoro da più di dieci anni, attraverso cui ho potuto immedesimarmi in un diverso modo di vedere e elaborare la realtà che ci circonda.

In un primo momento vi ho lavorato approfondendo e utilizzando la terapia comportamentale; successivamente la forte passione per lo studio e la ricerca di metodologie che potessero aiutare un più ampio ventaglio di persone mi ha spinto a continuare gli studi con un master di due anni in Pedagogia Clinica πχ  presso l'ISFAR di Firenze.

Questa esperienza mi ha permesso di comprendere sempre più, nella sua interezza e complessità, i vari aspetti che guidano e influenzano i comportamenti delle persone di tutte le età e in ogni diversa fase della propria vita, partendo dalla riscoperta delle Potenzialità, Abilità e Disponibilità.

Dopo questo percorso però sentivo che avevo approfondito solo una piccola parte del mio mondo interiore e molte domande sul senso della mia esistenza su questa terra non avevano ancora trovato risposta.

Ho iniziato a studiare la legge d’attrazione, la fisica quantistica applicata al cervello quantico, lo human design e le chiavi genetiche. Questi nuovi strumenti applicati alla mia vita e a quella delle persone che mi circondavano hanno iniziato ad avvicinarmi alla mia parte intuitiva, a dare un senso al ripetersi di determinate circostanze e al percepire le sovrastrutture, le maschere e i "non detti" che portavano le persone a fare sempre lo stesso tipo di scelte.

Il desiderio di supportare le persone insoddisfatte della loro vita attuale, desiderose di liberarsi di schemi mentali appresi inconsciamente dagli altri e curiose di comprendere il proprio scopo di vita mi ha avvicinato alla professione di Life Coach conseguendo, dopo un percorso profondamente trasformativo, il master in Coaching ad indirizzo gestaltico presso la Talent Coaching GB Academy.

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